Festa per Ciro Principessa compagno della Certosa ucciso da un fascista per difendere un libro e un amico Sabato 16 aprile 2011 - Largo dei Savorgnan - Roma - dalle 11 alle 24
Per il terzo anno consecutivo, il Comitato di Quartiere di Villa Certosa organizza una giornata di festa e memoria dedicata a Ciro Principessa, un giovane militante del Pci che il 19 aprile del 1979 veniva assassinato sugli scalini della sezione di via Torpignattara con due coltellate. A pugnalarlo fu Claudio Minetti, estremista di destra, figliastro del più tristemente noto nazifascista Stefano delle Chiaie. Siamo alla fine degli ‘70, il riflusso è già iniziato ma la partecipazione e l'impegno continuano a farsi sentire: migliaia di giovani lottano per i diritti dei lavoratori e delle donne, per la trasformazione della società, della cultura e dell'arte. Ciro è un ragazzo di borgata, dopo un’infanzia difficile e molti lavori precari, a volte in bilico tra il legale e l'illegale, fa un passaggio di responsabilità civile: entra nel Pci e s'impegna in un percorso di emancipazione e liberazione. Lo sfondo è uno dei territori più difficili della capitale, Torpignattara, da sempre quartiere di immigrati. Ciro ci arrivò dal sud, con la madre e i fratelli. Insieme ai ragazzi della sezione Franchellucci, consapevoli come lui che la cultura è la prima arma degli oppressi, mise in piedi una biblioteca per ragazzi, uno spazio di scambio, di consapevolezza, uno spazio che di lì a poco sarebbe diventato il teatro di un delitto efferato: Claudio Minetti entra per chiedere I vivi e i morti di Simonov e lo porta via senza lasciare il documento richiesto in cambio del prestito. Si fa inseguire, arriva sugli scalini e tira fuori la lama. Ciro se ne accorge e con il suo corpo fa scudo a un compagno, un amico. Viene colpito due volte, muore qualche ora più tardi all'ospedale. Aveva 23 anni. Per Ciro organizziamo una festa. Non una commemorazione triste ma un appuntamento per ricordare e non dimenticare un ragazzo che diede la vita per un ideale di giustizia ed emancipazione sociale. Una festa per celebrare la bellezza della partecipazione e dell'impegno, una festa per riprenderci una piazza che per tutto l'anno è un parcheggio, e farla diventare un palco, una libreria, un cinema, una sala da ballo, il luogo di un dibattito, un' officina di palle comete, un parco giochi. Un posto dove uomini e donne di tutte le generazioni possano incontrarsi e confrontarsi, ragionare sull’esistente e sognare e progettare insieme il futuro. Alle 11 di mattina, con la banda della Malamurga, attraversiamo attraversare le strade del quartiere, alle 12 la Cipparanza animerà largo dei Savorgnan con pizzica e musica popolare, quindi sarà la volta dei ritmi della Titubanda. Alle 16 assisteremo alle abilità circensi di Circus Bosh, a seguire l'orchestra multietnica dei rifugiati di Cas Nur, l'hip hop dei Fori dal centro, lo ska dei PeSka, il Coro multietnico Romolo Balzani con la cantante del Bangladesh Sushmita, il duo di canzoni Magrini-Ricci, le canzoni romane del Ponentino Trio e, per chiudere, uno spazio per ballare con le musiche dal mondo dei Tutto po’ esse. Un momento centrale della festa sarà dedicato, dalle 18 alle 20, al Premio Letterario Nazionale Ciro Principessa, organizzato dalla Federazione della Sinistra, e al dibattito che seguirà su “memoria storica e vecchi e nuovi fascismi”. Parteciperanno: Citto Maselli, Alessandro Portelli, Cristiano Armati, Bianca Bracci Torsi, Claudio del Bello e Dino Greco. Il centro sociale ex Snia Viscosa ci supporterà fornendoci la sua collaborazione tecnica durante l’evento, la libreria Rinascita e Derive e Approdi edizioni porteranno i loro libri in piazza, l'associazione Asinitas onlus organizzerà una kermesse di giochi e un laboratorio per la costruzione di palle comete. I comitati per l'Acqua Pubblica ci informeranno su come si voterà ai prossimi referendum, il Comitato di Quartiere del Pigneto e l’Osservatorio Antirazzista ci sosterranno con la loro partecipata solidarietà.
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